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"Quello che non riesci a vedere". Inaugurazione mostra

Sabato 22 Giugno a partire dalle 17.00 ospiteremo la mostra dei lavori del Laboratorio di Comunicazione Inclusiva a cui hanno partecipato i ragazzi e le ragazze della Comunità Lahuén in collaborazione con l’associazione No Gap.
La mostra, curata da Ginestra Bacchio, filosofa e responsabile della comunicazione di No Gap, e dall'artista romana Flaminia Verdoni, che hanno anche condotto le attività del corso, con il supporto degli operatori e dalle operatrici della Comunità, espone i lavori realizzati dai ragazzi fra gennaio e giugno scorsi.

 

«Durante il laboratorio i ragazzi e le ragazze hanno avuto modo di esplorare varie tecniche artistiche, in particolare il disegno e la pittura, il collage e le tecniche miste, guidati nell’apprendimento e nell’esplorazione creativa delle tecniche proposte attraverso precise tematiche e esercizi di arteterapia, con risultati interessanti e sorprendenti.

 

“Occupandoci, tra i vari temi, del reinserimento sociale e lavorativo di giovani in doppia diagnosi l’idea germinale del progetto era quella di coinvolgere i ragazzi e le ragazze ospiti della comunità nella creazione di immagini da utilizzare come contenuti per i canali social e per le campagne di comunicazione della nostra associazione. A tal fine abbiamo ideato e strutturato un corso di disegno e pittura della durata di sei mesi nel quale i giovani coinvolti hanno avuto l’occasione di sperimentare nuove tecniche, così da ampliare le loro possibilità espressive.” (Ginestra Bacchio, estratto dal catalogo della mostra).

 

Ricorrente l’associazione ai principi dell’Art Brut, o Arte Grezza, termine coniato dall’artista Jean Dubuffet, una delle correnti più note dell’arte figurativa Novecentesca. Caratteristica principale di questa corrente erano non tanto i concetti o la forma utilizzati quanto gli artisti stessi, persone in condizione di disagio o malattia mentale che grazie al veicolo dell’arte riuscivano ad esprimere la propria condizione e visione del mondo. 

È proprio quello che questi ragazzi e ragazze propongono alla mostra, una visione, un modo di essere parallelo ai canoni mentali più convenzionali».

 

Ci ritroviamo molto nelle parole delle curatrici e, avendo avuto l'opportunità di conoscere alcuni dei ragazzi autori dei lavori, alcuni di loro protagonisti del documentario prodotto dalla Biblioteca con il Centro Studi Città di Orvieto La verità, vi prego, sull'amore, non vediamo l'ora di scoprire, di nuovo il loro sguardo, di lasciarci illuminare dalla loro visione.

 

La mostra resterà aperta e visitabile, nel portico della biblioteca per tutta la settimana successiva.

 

 

Dove e quando

Nuova Biblioteca Pubblica Luigi Fumi
sabato 22 giugno
dalle 17.00