Ecco come e perché nasce (1991) e ri-nasce la Galleria Sovena.
Vent’anni fa, il Comune accettò una ricca donazione testamentaria composta di libri, quadri, sculture e arredi di pregio, disposta dal Prof. Enrico Sovena in favore della nativa città di Orvieto. Unica condizione dettata dall’illustre medico scomparso: che il Comune provvedesse <<a raccogliere e ad esporre quanto sopra menzionato in uno o più edifici in Orvieto per consentirne la visione al pubblico>>. Libri e riviste non scientifiche entrarono subito a far parte del patrimonio della Biblioteca, per espresso desiderio di Sovena. Quadri, sculture e arredi, in attesa di ricevere autonoma collocazione, sono rimasti esposti per due decenni nelle prestigiose sale del Palazzo Comunale e in analoghi edifici aperti al pubblico. L’intera collezione di quadri e sculture viene ora ricomposta all’interno della Biblioteca, sede culturale funzionalmente più adeguata, oltre che cornice d’indiscutibile prestigio. L’idea, subito accolta dagli Amministratori, è del Dirigente Carlo Carpinelli. Fondamentali, ai fini del ricompattamento della raccolta, il contributo di Claudio Pollini, Direttore Generale del Comune, e di Carla Lodi che coordina l’Ufficio Cultura. Gli allestimenti espositivi sono invece frutto del generoso contributo di Giorgio Pernazza, già maestro arredatore della notissima Bottega Michelangeli.
La novità è che con questa nuova realizzazione, la fisionomia conservativa della Biblioteca guadagna una specifica aggiuntiva: il servizio, già tra i più notevoli nel contesto degli Istituti Bibliotecari regionali, si qualifica anche come prima Pinacoteca cittadina. Assistiamo a un evento per nulla trascurabile e registriamo un triplice successo in un solo colpo. Primo: siamo di fronte a un evidente adempimento migliorativo delle disposizioni testamentarie di Sovena; secondo: nasce la Pinacoteca di Orvieto; terzo: guadagna una nota speciale di prestigio la già apprezzatissima Biblioteca Fumi. Inutile dire che la Donazione Sovena comprende opere di grande interesse artistico, in grado di richiamare esperti, critici, studiosi e appassionati.