"C'è un concetto che corrompe e altera tutti gli altri. Non parlo del Male, il cui limitato impero è l'etica : parlo dell'Infinito". Così in Metempsicosi della tartaruga Borges apre la sua breve biografia dell'infinito, per concludere, qualche riga più avanti, che nemmeno "sette anni di apprendistato metafisico, teologico, matematico" gli sarebbero bastati per realizzare decorosamente la sua impresa. Noi, seguendo le sue tracce luminose, proveremo a farlo nel breve (ma come si vedrà interminabile) arco di un'oretta, spaziando tra letteratura, arte, matematica, poesia e filosofia.